Mirko Badiale – Libri
Cattivi padri fanno buoni scrittori.
Cattivi padri fanno buoni scrittori.
Si è e si rimane schiavi fino a quando non si è appresa l’arte del pensare.
Sarebbe morto anche lui di fame e freddo un inverno senza riuscire ad accendersi il fuoco. Era una buona fine per i solitari, una fine da candela.
Il guerriero che crede nel suo cammino, non ha bisogno di dimostrare che quello degli altri è sbagliato.
Individuai allora due silenzi. Quello totale, inguaribile, della solitudine senza rimedio: e capii che questo silenzio lo ripempiamo in modo ridicolo di cose che non hanno parole alle spalle; e l’altro, che le parole non abbandonano mai e te lo concedono per amarle ancora di più. Si parla per sentirsi vivi: è come se la morte, la fine, avessero paura, si tenessero lontane quando un uomo racconta ed emoziona.
Un tossicomane in crisi di astinenza non pensa ad altro che a sostituire la sofferenza con il senso di pace o l’oblio. Che forse sono la stessa cosa.
All’improvviso si rese conto che il parco era silenzioso. Fanny aveva smesso di cantare e seppe, senza sapere come, che la fenice era andata, che aveva lasciato Hogwarts per sempre, proprio come Silente aveva lasciato la scuola. Aveva lasciato lui.