Mirko Badiale – Società
L’unica libertà concessa all’uomo è quella di sentirsi schiavo.
L’unica libertà concessa all’uomo è quella di sentirsi schiavo.
Se c’è una cosa in Italia che funziona è il disordine.
Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.
Mi manca il mio ’68, il tempo ci ha cambiati ma non vinti. La mia generazione protestava affrontando il manganello spogliandosi nuda e mostrando le palle. Non avevamo bisogno di passamontagna e catene. Vestiti di fiori abbiamo cambiato il mondo. Purtroppo tutto cambia, noi siamo il passato ed i giovani d’oggi non getterebbero mai in terra i loro capi griffati.
Nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso…
Un politico onesto è quello che ruba gli stessi politici per poi dire che lo ha fatto per la gente.
Se qualcuno non riesce a capire quanto sia semplice la matematica, è soltanto perché non si rende ben conto di quanto sia complicata la vita.