Mirko Badiale – Vita
La vita detta, e noi scriviamo.
La vita detta, e noi scriviamo.
L’eterna ricerca della compagnia in grado di distrarci da ciò che siamo e da ciò che è il Mondo e la sua lotta per la vita. Per questo si resta con gli altri anche quando non si ha più nulla di interessante da dire, come se ci fosse mai stato qualcosa di realmente interessante da dire. Per abitudine. Per quell’atavico desiderio che ci spinge a tenerci compagnia, a parlare di sciocchezze, a ripeterci l’un l’altro che non c’è nulla oltre l’attimo.
Ci sono milioni di foto, in assoluta solitudine, che restano nascoste agli sguardi distratti e aspettano solo di essere scattate.
Cammino sui fili della vita, sostenuta dalla certezza che si chiama speranza.
Meglio riuscire a rimanere indifferente, con della gente che non vale niente. La cattiveria non conosce limiti, perché stupirsi.
I ricordi, si sa, approfittano del fatto che il tempo esalta il meglio e mitiga il peggio.
Non sappiamo mai se non stiamo mancando la nostra vita.
L’eterna ricerca della compagnia in grado di distrarci da ciò che siamo e da ciò che è il Mondo e la sua lotta per la vita. Per questo si resta con gli altri anche quando non si ha più nulla di interessante da dire, come se ci fosse mai stato qualcosa di realmente interessante da dire. Per abitudine. Per quell’atavico desiderio che ci spinge a tenerci compagnia, a parlare di sciocchezze, a ripeterci l’un l’altro che non c’è nulla oltre l’attimo.
Ci sono milioni di foto, in assoluta solitudine, che restano nascoste agli sguardi distratti e aspettano solo di essere scattate.
Cammino sui fili della vita, sostenuta dalla certezza che si chiama speranza.
Meglio riuscire a rimanere indifferente, con della gente che non vale niente. La cattiveria non conosce limiti, perché stupirsi.
I ricordi, si sa, approfittano del fatto che il tempo esalta il meglio e mitiga il peggio.
Non sappiamo mai se non stiamo mancando la nostra vita.
L’eterna ricerca della compagnia in grado di distrarci da ciò che siamo e da ciò che è il Mondo e la sua lotta per la vita. Per questo si resta con gli altri anche quando non si ha più nulla di interessante da dire, come se ci fosse mai stato qualcosa di realmente interessante da dire. Per abitudine. Per quell’atavico desiderio che ci spinge a tenerci compagnia, a parlare di sciocchezze, a ripeterci l’un l’altro che non c’è nulla oltre l’attimo.
Ci sono milioni di foto, in assoluta solitudine, che restano nascoste agli sguardi distratti e aspettano solo di essere scattate.
Cammino sui fili della vita, sostenuta dalla certezza che si chiama speranza.
Meglio riuscire a rimanere indifferente, con della gente che non vale niente. La cattiveria non conosce limiti, perché stupirsi.
I ricordi, si sa, approfittano del fatto che il tempo esalta il meglio e mitiga il peggio.
Non sappiamo mai se non stiamo mancando la nostra vita.