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Mirko Badiale – Vita

Si impara dagli altri che dagli altri non c’è nulla da imparare.

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    Forse è proprio la qualità che determina la felicità, oppure è la tranquillità. Le forti emozioni sono troppo estreme per esser vissute nella giusta quantità e misura, come l’estasi o la disperazione. Le sensazioni al limite portano insicurezza, malattia e forse anche un po’ di masochismo.

  • Francesca Soru – Vita

    Le tre fasi del mio sentire e consapevolezza finaleHo bisogno di amarti devo, Voglio riuscirci,sono certa che avendo Te vicinoogni ostacolo mi sarà facile superare,perché la tua vicinanza mi infonderà coraggio,sicurezza e una capacità di amare il mio prossimo. (1975)La vita è un insieme di energie,da qui l’incontro, il distacco eciò che rimane è racchiuso nel mio Cuore. (1994)Tutto è unoIo vado nel sentiero di Luce e Buioper comprendere che nulla abbandono esiste.Conoscenza del ricordo voglio attuare e ancora Essere vitaNullo è quel peso plasmato di libertà,è così che Luce trovo in ogni dove,per vivere pace che è dentro di me. (2008)tutto si trasforma, anche il mio sentire,l’inizio volto all’esterno per comprendere quanto c’è nel mio interno.

  • Cristian Marrosu – Vita

    Arrivi con impeto, senza permesso; riemergendo d’improvviso in una memoria lasciata altrove, in notti silenti di una terra annientata e fucili stanchi; quando quel fastidio nella pancia accompagnava piccole gocce di sudore freddo, e cercava i tuoi occhi, in ogni uomo che avesse barba e scarponi sporchi; eri riparo. Riparo. Perché è istinto; quella cosa, marchiata nel sangue; che ci fa dire “mamma” quando uno spasmo coglie impreparati. Mamma come Dio, o Padre come cielo; o chissà cos’altro. Una voglia di intimità con se stessi. Come la Fede; come un plaid col quale avvolgersi, quanto basta per sentirsi al sicuro; dove è sufficiente che lo sguardo fissi terra o cielo, e lasciar parlare quel che siamo; e arriva quel desiderio di carezze da mani buone, paterne, più forte di qualunque vento. E oggi lo sguardo è altrove; guarda rive bagnarsi e ne ascolta il rumore. Osserva piccole gambe che corrono e piccole mani che cercano. È vita che cresce. Mi lascio trovare; avvolgere, come quel plaid. E voglio fare un po’ di posto anche a te. Un modo come un’altro per perdonarsi; per assolverti. Tu ora sei suo; e Lei non assolve mai nessuno; ma prova ad accompagnarmi lo stesso. E tutte le volte che Vita mi guarderà e la sua mano mi cercherà, Io ti perdonerò.