Mirko Blesio – Frasi d’Amore
La luce riscalda il cuore e illumina gli attimi che uniscono il sentimento. Dietro a questo non v’è volto ne sostanza, è l’infinito.
La luce riscalda il cuore e illumina gli attimi che uniscono il sentimento. Dietro a questo non v’è volto ne sostanza, è l’infinito.
Come posso amare qualcun altro se so che esisti tu?
Chi si chiede il perché,non ha mai conosciuto te.
Se potessi rivivrei le tue labbra.Solo una goccia, un assaggio, un chicco di grano…Solo te,…
Ed è alla sera che ritorna fisso il pensiero di te. Forse mi manchi, forse solo ritorni; senza una spiegazione, un motivo logico, un avvertimento. Ti apri un varco nei miei pensieri e li rimani… per un po’… finché non fa male. Ed è allora che la mente inizia a viaggiare. Ripenso alla tua dolcezza, alle tue carezze, ai tuoi baci, alle tue parole, alle tue labbra, a quel unico fugace momento di passione… Il tempo è ladro di cose mai dette. Quante avrei voluto dirtene quella sera, quante avrei voluto sentirne dopo…Perché ci siamo persi per strada? Perché quel solo momento non è diventato il primo di molti altri?Può ancora diventarlo?Ti penso, forse un po’ mi manchi, forse un po’ ti voglio, sicuramente un po’ ti amo…
Se non ami, la tua vita passerà in un lampo; meravigliati, fai del bene, spera e perdona!
Camminavo lungo le strade della città, con i miei fogli in mano…Regalai una poesia d’amore a una donna stupenda che, salendo velocemente sull’auto di lusso me la restituì dicendo: Non voglio niente, non ho tempo, grazie!Passai vicino a una fabbrica e vidi alcune giovani donne pranzare sedute in un prato. Mi avvicinai e donai loro alcune mie poesie d’amore. Mi guardarono e ridendo, tutte insieme, me le restituirono: Non vedi che dobbiamo mangiare? Cosa vuoi farci leggere? Non abbiamo tempo.Mi incamminai allora lungo i vecchi navigli e voltai in un piccolo vicolo, una vecchia seduta vicina alla porta, ricamava…Mi avvicinai, le donai una mia poesia d’amore, la guardò appena e, restituendomela, mi disse: ah l’amore… ormai son vecchia non ho più tempo.Venne la sera… mi incamminai stanco e deluso lungo una strada buia.Vidi un fuoco lontano, nell’oscurità, e mi avvicinai.Due gomme d’auto bruciavano nel campo e una puttana poco vestita e infreddolita si scaldava come meglio poteva attendendo qualcuno.Mi avvicinai e, un po’ incerto, le donai una mia poesia d’amore…Lei mi guardò senza dire nulla, si sedette vicino al fuoco e la lesse lentamente, prendendosi tutto il suo tempo… e pianse.