Mirko Orgiu – Tempi Moderni
Preferisco essere ribelle con il rischio d’essere incompreso, che essere una pecora orientata a seguire la massa.
Preferisco essere ribelle con il rischio d’essere incompreso, che essere una pecora orientata a seguire la massa.
Il più grande problema della nostra epoca è la totale assenza di filosofia. Non ci poniamo più le domande. Diamo tutto per scontato.
Al giorno d’oggi la macchina risparmia-fatica più popolare è ancora un marito pieno di soldi.
Se gli manco mi cercherà. Dissero entrambi.
Tutto si riduce a chi rivolgi il tuo pensiero quando la batteria del telefono è all’1%.
Al cuore a volte può servire anche qualche batteria ma questo non significa che si può usare col telecomando.
Uno dopo l’altro si alzano i sottili veli di grazia scura, e a grado a grado le cose si vedono restituire le loro forme e i loro colori, e vediamo l’alba rifare il mondo nel suo disegno antico. Gli esangui specchi risplendono la loro vita imitativa. Le candele spente stanno in piedi là dove le abbiamo lasciate, e accanto a loro giace il libro semisfogliato che stavamo studiando, o il fiore con un filo di metallo per gambo che abbiamo portato al ballo, o la lettera che non abbiamo avuto il coraggio di leggere, o che abbiamo letto troppo spesso. Nulla ci sembra mutato. Dalle ombre irreali della notte ritorna la vita reale che ben conosciamo. Dobbiamo riprenderla là dove abbiamo smesso, ed ecco che si impossessa di noi il terribile senso della necessità di continuare a spendere la nostra energia nella stessa noiosa routine di abitudini stereotipate, o forse il selvaggio desiderio di poter aprire i nostri occhi su un mondo rinnovellatosi nella tenebra per il nostro piacere, un mondo in cui le cose abbiano forme e colori nuovi, e sia mutato, o abbia altri segreti, un mondo in cui il passato abbia poco o nessun posto.