Monica Cannatella – Felicità
Non lo sai che la felicità non te la regala nessuno? Il mondo ne è troppo povero. Così, chi riesce anche a possederla per un solo attimo, la fa prigioniera e la tiene per sé.
Non lo sai che la felicità non te la regala nessuno? Il mondo ne è troppo povero. Così, chi riesce anche a possederla per un solo attimo, la fa prigioniera e la tiene per sé.
E all’improvviso ti senti sollevato,ti senti diverso, più ottimista e tutto attorno ti sorride.Fino a quando ti chiedi del perché della tua felicità, e allora tutto svanisce.
Da piccoli eravamo tutti felici, forse perché non avevamo un passato di cui vergognarci o un futuro di cui preoccuparci.
Adesso voglio bastarmi. Voglio essere la mia unica scelta, la mia sola alternativa. L’unica persona per la quale adesso darei tutto sono io.
Occorre poco per sentire la felicità: un raggio di sole, una brezza leggera, un delicato fiore; una mano nella nostra mano.
Sono venuta al mondo e il medico mi ha dato due schiaffi per farmi piangere, quell’urlo disperato serviva a fare capire al mio primo carnefice che ero capace di respirare, che ero “viva”! Crescendo ho preso parecchi schiaffi da mia madre, lei diceva che servivano per insegnarmi come ci si comporta, come si “vive”! Sono diventata adulta adesso gli schiaffi me li dà direttamente la vita, quella per cui sono nata, quella per cui mi hanno cresciuta. A saperlo cominciavo dalla nascita, glieli davo io due schiaffi al dottore e gli dicevo “brutto pirla rimettimi da dove mi hai tirato fuori”.
La tristezza trae le sue origini dalla felicità.