Monica Cannatella – Felicità
Qualcuno sarebbe cosi gentile da indicarmi la via della felicità, perché io ho smarrito la strada da tempo oramai.
Qualcuno sarebbe cosi gentile da indicarmi la via della felicità, perché io ho smarrito la strada da tempo oramai.
Cosa servirebbe nella vita? Un pizzico di serenità, una manciata di felicità, un briciolo di tranquillità.
Felicità.Attimi di gioia intensarivissuti nel ricordoche mai rammaricopotrà velare.
Molte volte mi pongo sempre la stessa domanda: ovvero se sono felice o infelice e fa nascere in me indecisioni e dubbi. Ma inizio a pensare che ciò sia sintomo di volersi conoscere profondamente auto analizzarsi, e di conseguenza penso che capire se stessi e più importante di tutto il resto! In fondo solo gli stolti sono convinti che la verità sia una sola e che quest’unica sia la loro. La cosa giusta sarebbe pensare poco, e pensare sempre al positivo, ma è impossibile in alcune situazioni! Ragionare senza farsi male è la cosa migliore!
Ognuno di noi rincorre emozioni inafferrabili. Ognuno di noi è in cerca della felicità perenne, quella che non confonde ma infonde serenità’!
Tutti a dire: prima di correre impara a camminare. Io non voglio camminare, io voglio correre fino a non avere più fiato, io voglio cadere e farmi male, perché le ferite ti aiutano a crescere e ti fortificano. Io voglio essere in grado di curare da sola le mie ferite, mi sentirei più indipendente e capace. È bello trovare sempre una mano tesa pronta ad aiutarti, ma è giusto che ci si abitui anche a non trovarla ogni tanto. Potrei correre il rischio di non riuscire più ad alzarmi e andare avanti, se un giorno quella mano venisse a mancarmi.
Le cose tristi accadono spesso senza che possiamo farci niente.La felicità richiede impegno. Diamoci da fare!