Monica Cannatella – Stati d’Animo
Sono andata via tante volte, e tante altre ancora me ne andrò. Ma se continuo a portarmi dentro tutto quello da cui scappo, che senso ha andare via.
Sono andata via tante volte, e tante altre ancora me ne andrò. Ma se continuo a portarmi dentro tutto quello da cui scappo, che senso ha andare via.
Le persone belle le porti ovunque vai, quelle false passano anni e li lasci sempre nel “reparto” delle cose inutili.
Navighiamo sullo stesso mare, ma con rotte diverse. Anche i porti dove attraccano le nostre navi sono notevolmente distanti tra loro.
Pensavo ai miei limiti, pensavo a tutto ciò che sta attorno alla parola limiti.Pensavo a tutto quello che sarei in grado di fare, a tutto quello che posso fare, a tutto quello che sono costretto a rinunciare, a tutto quello che mi blocca.Pensavo a cosa sarei se non mi trovassi in questi panni, a volte larghi e a volte stretti; questi panni che mi hanno reso quello che sono ora, che mi tengono vivo e sicuro delle mie scelte.Pensavo a tutto quello che mi rende felice, dai miei panni ai miei limiti.Pensavo al fatto che forse i miei limiti sono la mia sicurezza e che senza la mia sicurezza non potrei essere felice.Pensavo che forse il mio limite è essere libero, ma se fossi davvero libero, sarebbe giusto parlare di limiti?
Le menti libere passeggiano solo su terreni fertili.
Di cosa mi dovrei vergognare? Di aver creduto in persone e sogni che poi sono risultate essere solo belle illusioni costruite e contornate di bugie? Oppure delle lacrime versate nel momento in cui si apre bruscamente gli occhi di fronte alla realtà. No! Io non mi vergogno di questo, perché fa parte di me, sono solo stata vera, sono solo stata me stessa. Quando ho creduto, quando ho pianto e sofferto e anche quando mi sono arrabbiata regalando un sentito: “vaffanculo”!
Alterno giorni in cui mi sento solo ad altri in cui lo sono.