Monica Cannatella – Stati d’Animo
E poi ti accorgi che: hai amato chi non ti amava, hai voluto bene a qualcuno che invece non ne voleva a te, che hai dato tanto senza ricevere nulla, e che hai pianto per qualcosa per cui nn valeva la pena piangere.
E poi ti accorgi che: hai amato chi non ti amava, hai voluto bene a qualcuno che invece non ne voleva a te, che hai dato tanto senza ricevere nulla, e che hai pianto per qualcosa per cui nn valeva la pena piangere.
La libertà si raggiunge solo quando ci si libera dalle catene mentali che non son altro che i tabù.
Quando si è troppo sensibili e si è propensi a voler troppo bene, capita di farsi male, al punto da non aver la percezione del malessere stesso.
Mattia era lontano. Fabio era lontano. La corrente del fiume produceva un fruscio debole e sonnolento.Si ricordò di quando era distesa nel canalone, sepolta nella neve. Pensò a quel silenzio perfetto. Anche adesso, come allora, nessuno sapeva dove lei si trovasse. Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando.Sorrise verso il cielo terso. Con un po’ di fatica, sapeva alzarsi da sola.
Ho voluto bene a molte persone. Molte sono ancora parte della mia vita e di me, altre sono il passato perché non meritavano il mio bene.
Nessuno è perfetto ed Io amo chi ama la mia imperfezione.
“Si è fatto tardi.” – mi disse ritraendosi da un mio abbraccio. Uno sgambetto all’anima quel sorriso che aveva perso tutto. Baciò le mie guance prima di voltarsi. “Si è fatto tardi.” – ripetè. Mi lasciò lì a pensare al fatto che non sarebbe più tornato. “È presto per andare via.” – non feci in tempo a dirglielo. E quando si allontanò fino a scomparire tra le stradine della città mi sentii, come non mai, sola a prendermi cura di me stessa come nessuno avrebbe mai potuto fare.