Monica Cannatella – Stati d’Animo
Definirmi nervosa quando mi si vede in questo stato, non è un termine appropriato, il termine esatto è “incazzata” va bene anche delusa dal comportamento di certe persone.
Definirmi nervosa quando mi si vede in questo stato, non è un termine appropriato, il termine esatto è “incazzata” va bene anche delusa dal comportamento di certe persone.
Amare l’altro significa decidere di restare; amare se stessi è avere il coraggio di andare.
Mai tenersi legate le persone; quelle le devi vivere, non soffocare.
La vita è anche fatta di momenti e situazioni negative, ed io so che sulle mie spalle c’è gente che vuole il mio male, lo brama, lo cerca, lo desidera, è più loro cercano la mia sventura più divento forte con me stesso, la consapevolezza è un latte materno che nutre ti da forza, che va oltre ogni ragione e realtà.
Capita di sentirsi come un pesce rosso; vivere soffocando in un posto che ti va stretto oppure saltarne fuori e soffocare.
Si può passare la giovinezza, nomadi, nelle camere d’albergo, in attesa dell’ignoto, alla ricerca dell’impossibile, in agguato della bella sconosciuta; ci si può inebriare a tutti i profumi, stordire a tute le musiche… Ma giungendo al passaggio a livello della maturità si sente il bisogno di piantare i chiodi nelle pareti di una piccola casa nostra, si pensa con desiderio a un sano profumo di caffè tostato e alla musica di una macchina da cucire.
Dev’essere strano vivere con me. È strano anche per me.