Monica Cannatella – Verità e Menzogna
Mi hai fatto mille promesse e non ne hai mantenuta nemmeno una, mi dispiace ma non ho tempo per i bei paroloni, quello che mi serve adesso sono i fatti!
Mi hai fatto mille promesse e non ne hai mantenuta nemmeno una, mi dispiace ma non ho tempo per i bei paroloni, quello che mi serve adesso sono i fatti!
Il vuoto, è quello spazio desertico dell’io interiore, rimasto privo di un qualcosa di essenziale, tale da far cadere ogni orizzonte ed il tempo è una grandezza fisica, quell’intervallo di tempo necessario affinché il vuoto venga bonificato, ossia illuminato dalla riscoperta del vero gaudio, reso fertile, pronto a far sbocciare un forse nuovo e lucente fiore, emblema di quella sorgente, motivo per cui l’uomo stesso è stato da Dio procreato.
Non esiste la verità originaria, soltanto l’errore originario.
Quale posto migliore se non il mischiare confondendo alcune verità, o parti di verità, in mezzo a tante menzogne, allo scopo di screditarle.
La menzogna se ne va in giro come uno zingaro lasciando nel deserto la voce della verità!
La verità è come la sincerità: sta bene dappertutto.
Non dovrei mai promettermi nulla, non sono brava a mantenere le promesse che faccio a me stessa. Prometto a me stessa che cambierò, ma poi tutto rimane uguale e invariato. Prometto spesso anche di non lasciarmi più e invece continuo a smarrirmi di continuo. Prometto di non avere più paure e poi ci annego dentro. Prometto di rimanere ferma a guardare e mi affanno in corse folli per soccorrere. Non dovrei farmele certe promesse sapendo che non sono in grado di mantenerle, sapendo che ancora una volta riuscirò solo a ferirmi. No, non dovrei!