Pagina iniziale » Muriel Barbery – Libri

Muriel Barbery – Libri

La gente crede di inseguire le stelle e finisce come un pesce rosso in una boccia.Mi chiedo se non sarebbe più semplice insegnare fin da subito ai bambini che la vita è assurda.Questo toglierebbe all’infanzia alcuni momenti felici, ma farebbe guadagnare un bel po’ di tempo all’adulto-senza contare che si eviterebbe almeno un trauma, quello della boccia.

Similar Posts

  • Luca Bianchini – Libri

    Forse ero semplicemente depresso. Sicuramente quella che provavo non era felicità, anche se mi aveva sfiorato qualche volta. La felicità se la tira davvero troppo, dovrebbe piantarla di menarsela tanto e abbassarsi un po’ anche al livello di noi mortali. Perché non riusciamo mai a comunicare con lei? O forse lo facciamo e non ce ne rendiamo conto.

  • Alessandro Baricco – Libri

    Nel corredo della normalità d’ordinanza è dato, irrinunciabile, il fatto che siamo cattolici – credenti e cattolici. In realtà quella è l’anomalia, la pazzia con cui ribaltiamo il teorema della nostra semplicità, ma a noi pare tutto molto ordinario, regolamentare. Si crede, e non sembra esserci un’altra possibilità. Ciò nondimeno, si crede con ferocia, e fame, non di una fede tranquilla, ma di una passione incontrollata, come un bisogno fisico, un’urgenza. È il seme di una qualche follia – l’addensarsi evidente di un temporale all’orizzonte. Ma padri e madri non leggono la burrasca in arrivo, solo invece il falso messaggio di una mite acquiescenza alle rotte della famiglia: così ci lasciano andare al largo.

  • Emily Brontë – Libri

    I miei vecchi nemici non mi hanno battuto: questo, anzi, sarebbe il momento preciso di vendicarmi sui loro discendenti. Potrei farlo, nessuno potrebbe impedirmelo… Ma a che scopo? Non ho voglia di colpire. Non mi sento neppure di alzare una mano. Si direbbe che io abbia lavorato tutti questi anni solo per far mostra, in ultimo, di un bell’esempio di magnanimità. Ma non è così, no: è che ho perduto la facoltà di godere della loro distruzione, e son troppo pigro per distruggere senza motivo.

  • Paulo Coelho – Libri

    “Perchè gli uomini sono tristi? “Domanda Esther.”È semplice” risponde il vecchio. “Vivono imprigionati nella loro storia personale. Tutti sono convinti che l’obbiettivo dell’esistenza sia quello di portare a compimento un piano. Nessuno si domanda se quel progetto sia il proprio, o se sia stato pensato da altri. Le persone accumulano esperienze, ricordi, cose e idee altrui – più di quanto possano sostenere. E così dimenticano i propri sogni.