Nadia Comaneci – Sport
Il duro lavoro ha fatto sì che fosse facile. Questo è il mio segreto. Questo è il motivo per cui ho vinto.
Il duro lavoro ha fatto sì che fosse facile. Questo è il mio segreto. Questo è il motivo per cui ho vinto.
Non sono molti i giocatori che vengono ricordati per il loro soprannome. Beh, io modestamente sono uno di quelli. E la cosa, lo ammetto, mi fa molto piacere. Soprattutto se si considera che Ringhio me lo sono guadagnato con le prestazioni nel Milan, la mia squadra del cuore, la squadra per cui ho sempre tifato prima ancora di possedere i lumi della ragione.
Siamo “bianco neri”. Siamo bianchi come la luce e neri come il buio in cui vi abbiamo per l’ennesima volta lasciato. Un campo spesso contestato, un nome spesso storpiato: da Juventini a “rubentini”. Ma in realtà nessuno è santo. Siamo a 33 e in questo bellissimo caso, amici miei, comunque giri quel numero, sempre 33 sono! Chiamateci come volete, disprezzateci. Mentre voi parlate, divorati dalla rabbia, sperando in un affondo noi trionfiamo per la 33esima volta alla faccia vostra. Ne esistono di colori, ma qualsiasi altro colore che non sia “bianco nero” è bello da ammirare solo nell’arcobaleno, nelle emozioni e nelle sfumature di un tramonto. Ma su un campo di calcio, sempre e solo “bianco nero” sia.
Al lavoro si contrappone un altro tipo di sforzo che non nasce da un’imposizione, ma da un impulso veramente libero e generoso della potenza vitale: lo sport […] Si tratta di uno sforzo lussuoso, che si dà a mani piene senza speranza di ricompensa, come il traboccare di un’intima energia. Perciò la qualità dello sforzo sportivo è sempre egregia, squisita.
Il segreto nella vita, come nello sport, sta nel cercare l’adrenalina nelle emozioni e non nel doping.
Dicono che soltanto tre persone abbiano interamente capito la teoria della relatività di Einstein. Ma tutti gli allenatori di football sono convinti che nulla sia difficile come giocare terzino nel campionato americano… gli orologi non fanno mischie difensive, i regoli non affondano attacchi e Einstein aveva l’intera giornata per lanciare. E = m c2 non alterna le marcature.
Chi vince sempre sarà o sempre amato o sempre odiato.