Natasha Lacatena – Frasi d’Amore
Lui ha tanti nomi. Ha il nome della gioia, il nome del dolore, il nome della felicità; lui ha il nome dell’ordine e del caos insieme, ha il nome del cielo e della notte. O semplicemente ha il nome dell’amore.
Lui ha tanti nomi. Ha il nome della gioia, il nome del dolore, il nome della felicità; lui ha il nome dell’ordine e del caos insieme, ha il nome del cielo e della notte. O semplicemente ha il nome dell’amore.
Non valutare le tante cicatrici nel tuo cuore, stima le emozioni e le leggere carezze…
Non c’è un’età per la primavera del cuore, il fiore dell’amore sboccia anche fuori stagione.
Che cervello psicologicamente impotente il cervello di chi cerca di capire l’amore.
L’amore parla ancora prima di aprire bocca.
La sera mi propongo di godere il levar del sole e il mattino seguente non mi muovo dal letto; il giorno mi riprometto lo spettacolo del chiaro di luna e poi rimango nella mia camera. Non so precisamente perché mi alzo, perché vado a letto. Mi manca il lievito che teneva in fermento la mia vita; è svanito il fascino che mi teneva desto nelle profonde notti, l’incanto che la mattina mi destava dal sonno è fuggito.
Il passo tra l’amore e l’odio è molto breve, è una linea sottile a volte invisibile. Si odia per paura di perdere i propri equilibri; quando l’amore arriva, è come un uragano, devasta le sicurezze e gli argini del cuore, spazza via l’angoscia di una vita vuota, dove, forse, non si riesce a dargli un senso. Per alcuni è più facile respingere tanta gioia, perché tutto non sarà mai come prima, la paura sa che il tutto è l’attimo, il momento, il futuro non ha più senso. È più facile odiare, respingere e rifugiarsi nelle proprie ragionevoli riflessioni personali, scuse per non vivere, per sentirsi morti, per piangere. L’amore è gioia è l’uragano fecondo, l’odio è un tornado che devasta tutto, soprattutto l’anima e il cuore di chi prova questo sentimento.
Non valutare le tante cicatrici nel tuo cuore, stima le emozioni e le leggere carezze…
Non c’è un’età per la primavera del cuore, il fiore dell’amore sboccia anche fuori stagione.
Che cervello psicologicamente impotente il cervello di chi cerca di capire l’amore.
L’amore parla ancora prima di aprire bocca.
La sera mi propongo di godere il levar del sole e il mattino seguente non mi muovo dal letto; il giorno mi riprometto lo spettacolo del chiaro di luna e poi rimango nella mia camera. Non so precisamente perché mi alzo, perché vado a letto. Mi manca il lievito che teneva in fermento la mia vita; è svanito il fascino che mi teneva desto nelle profonde notti, l’incanto che la mattina mi destava dal sonno è fuggito.
Il passo tra l’amore e l’odio è molto breve, è una linea sottile a volte invisibile. Si odia per paura di perdere i propri equilibri; quando l’amore arriva, è come un uragano, devasta le sicurezze e gli argini del cuore, spazza via l’angoscia di una vita vuota, dove, forse, non si riesce a dargli un senso. Per alcuni è più facile respingere tanta gioia, perché tutto non sarà mai come prima, la paura sa che il tutto è l’attimo, il momento, il futuro non ha più senso. È più facile odiare, respingere e rifugiarsi nelle proprie ragionevoli riflessioni personali, scuse per non vivere, per sentirsi morti, per piangere. L’amore è gioia è l’uragano fecondo, l’odio è un tornado che devasta tutto, soprattutto l’anima e il cuore di chi prova questo sentimento.
Non valutare le tante cicatrici nel tuo cuore, stima le emozioni e le leggere carezze…
Non c’è un’età per la primavera del cuore, il fiore dell’amore sboccia anche fuori stagione.
Che cervello psicologicamente impotente il cervello di chi cerca di capire l’amore.
L’amore parla ancora prima di aprire bocca.
La sera mi propongo di godere il levar del sole e il mattino seguente non mi muovo dal letto; il giorno mi riprometto lo spettacolo del chiaro di luna e poi rimango nella mia camera. Non so precisamente perché mi alzo, perché vado a letto. Mi manca il lievito che teneva in fermento la mia vita; è svanito il fascino che mi teneva desto nelle profonde notti, l’incanto che la mattina mi destava dal sonno è fuggito.
Il passo tra l’amore e l’odio è molto breve, è una linea sottile a volte invisibile. Si odia per paura di perdere i propri equilibri; quando l’amore arriva, è come un uragano, devasta le sicurezze e gli argini del cuore, spazza via l’angoscia di una vita vuota, dove, forse, non si riesce a dargli un senso. Per alcuni è più facile respingere tanta gioia, perché tutto non sarà mai come prima, la paura sa che il tutto è l’attimo, il momento, il futuro non ha più senso. È più facile odiare, respingere e rifugiarsi nelle proprie ragionevoli riflessioni personali, scuse per non vivere, per sentirsi morti, per piangere. L’amore è gioia è l’uragano fecondo, l’odio è un tornado che devasta tutto, soprattutto l’anima e il cuore di chi prova questo sentimento.