Nello Maruca – Destino
La poesia è prosa nobilitata, per questo nessun poeta muore ricco.
La poesia è prosa nobilitata, per questo nessun poeta muore ricco.
Il nostro destino non è sempre definito in modo netto; ci sono avvenimenti salienti che per forza accadono, altri che sono influenzati da noi stessi.
Cambia la realtà o la realtà ti cambierà.
Sono le stelle, le stelle sopra di noi, che governano la nostra condizione.
Necessiterebbe mirare quanto non appare, per poterlo realizzare.
L’arroganza vince anche sulla ragione.
In questa epoca in cui ognuno cerca eroi per riemergere da tragitti stagnanti, cercando e desiderando, si può incorrere in un errore. Le maschere che ogni giorno vengono costruite per me, sulla base di quello che non è, non mi rappresentano. Io non sono quello che cercate, non lo sono mai stata, e non posso darvi quello che sperate. Sono l’illusione di un Padre scellerato, che nello sconforto per il figlio che ha mandato, cerca di assegnare un ruolo alla persona sbagliata, dandole forse la colpa per cui il re Davide è sempre stato cantore ipocrita, maschera di rovina e tirannide, offrendo costumi e specchi assurdi, immagini a trabocchetto, codici irragionevoli, mentre la maschera, il messia, l’Altro, che il mondo ingenuamente aspetta, solo per finire nell’ombra di ali nere e ragnatele, come cibo per la razza eletta, ha preferito la strada del dominio nascosto, ingannevole, scettico riguardo al destino intravisto, e io non posso essere quello che egli ha rifiutato. Mentre so che il destino, giusto o sbagliato che sia, è la ruota che porta con sé il tempo del mondo, e di fronte ad essa si possono accumulare montagne di cadaveri, ma non si fermerà, troverà sempre un’altra via, per la direzione inevitabile. Il destino non si può imbrogliare.