Nello Maruca – Destino
Un pezzo di legno resta a galla fino a che l’acqua non lo consuma ma un oggetto d’oro precipita nel fondo.
Un pezzo di legno resta a galla fino a che l’acqua non lo consuma ma un oggetto d’oro precipita nel fondo.
Può forse essere vero quello che va contro millenni di oppressioni, realtà nascosta e ipocrisia difesa con ogni altrui vita, e che il delitto spiega; l’oscenità degli angeli bianchi e gli angeli neri, furiose belve assassine dietro la maschera che rappresenta la vera forma e le vere intenzioni del Padrone, è l’unica cosa che svolge la storia del Mondo. Nell’ingordigia della Razza divina che l’ingannatore mandato sulla terra già cercò di costruire, sta tutto il male che odia e agisce nascostamente, e tutto vuole. La scaltrezza certo aiuta Dio, suo figlio e i suoi angeli, essendo probabilmente forme di vita più evolute. Ma questa volta… non è che sia diverso? Il limite di quello che dopotutto è una creatura (e sempre resterà tale), non è forse un male più grande di lui perpetrato da lui stesso? Non sono forse le conseguenze che già superano la materia, che quest’essere chiamato “Dio” ha cercato di scavalcare con il male, l’abuso, l’ipocrisia? Da creatura a creatura: non è questa volta un sopruso che ti sovrasta, sottilmente ingestibile nel tempo che perderà ogni vita nelle vane angherie senza rimedio?
Gli dèi non dimenticano. Ci possono colpire quando vogliono, nel modo più atroce. Se la cosa più terribile al mondo per un uomo è di cadere nelle mani di un altro uomo, puoi immaginare che cosa significa cadere nelle mani di un Dio che ti odia?
Non ho mai avuto una bussola, mi avevano detto che per trovare la strada giusta era necessaria, poco tempo è bastato per trovare la mia strada, ma ora non ho più la bussola e mi sono persa per ritrovarla.
Essere primo è sempre vantaggioso.
Ho fatto qualche stronzata, ma non l’ho mai chiamata “destino”.
Se mancasse la bramosia regnerebbe la pace.