L’uomo è una creatura contorta la quale giova delle sofferenze altrui. Questo mio pensiero non è dato dalla mia visione pessimistica della realtà, ma dalla attenta osservazione introspettiva che riflette le nostre eguali emozioni. Ognuno di noi dovrebbe avere l’accortezza di non ferire gli altri. Eppure ciò viene ignorato dal nostro Ego, in una sorta di piacere viscerale inconscio, che si ripercuote sul soggetto. È un atto volutamente barbarico che purtroppo infonderemo alla nostra progenia e che è insito nell’umanità. Non deve essere perlopiù un male fisico, talvolta il semplice turpiloquio o una parola di troppo arreca seri danni. Solo in seguito si manifestano gli atti di presunta bontà, chiamati comunemente scrupoli…