Nicola Aghilar – Uomini & Donne
Partire è anche un po’ morire. Restare, con te, è morire completamente.
Partire è anche un po’ morire. Restare, con te, è morire completamente.
L’ho amato… Di un amore pazzo, improvviso, arrivato come un fulmine a ciel sereno, capace con la sua intensità di scombussolarmi come fossi una barchetta a remi, in balia della tempesta del secolo. L’ho amato di un amore cieco, che non vedeva, ne coglieva difetti e di un amore sordo, perché non ascoltava nessun tipo di ragione o discorso logico. L’ho amato come forse non si riesce sempre ad amare in questa vita, o come forse sarebbe meglio non arrivare mai ad amare… con tutta me stessa, fin quasi a morirne, volendo e cercando sempre e soltanto il suo bene… e mai il mio.
Non c’è nessuno che non sia pericoloso per qualcuno.
In Giappone è la moglie a tenere i cordoni della borsa e a decidere come vanno spesi i soldi.
La complicità, il rispetto insieme all’amore è quello che scrive il poi di ogni storia di “noi”.
Dici sempre che il cane è il miglior amico dell’uomo. Poi mi apostrofi dandomi del “cane!”. Ti ricordo che io sono il tuo miglior amico e che tu sei una donna. Ergo, delle due l’una: o mi hai sempre mentito a proposito della tua identità sessuale, oppure la tua logica verbale non è così stringente come vorresti farmi credere!
Donna, madre, amante, quante maschere può portare? Quanti segreti racchiude nel cuore? Tu ricorda, se riuscirai a carpire la sua anima ti perderai in lei per sempre.