Nicola Dell’Aquila – Frasi d’Amore
Sfiorare la tua sensibilità con una lieve carezza sul collo e sentire la tua anima tra le dita, illumina la mia d’immenso.
Sfiorare la tua sensibilità con una lieve carezza sul collo e sentire la tua anima tra le dita, illumina la mia d’immenso.
Non sono le parole a manifestare amore, ma i veri e sinceri gesti fatti con…
Mi auguro abbia una forma il sentimento di chi abbandona: sotto forma di incubo notturno o di rammarico crudele, di colpa risentita, di anelito interrotto, di vergogna cocente.
Se io fossi un re, tu saresti il mio regino.
Realizzai quanto mi fosse mancato fare l’amore con lui, Realizzai che volevo vedere il suo viso di nuovo, volevo averlo, volevo mangiarlo, volevo essere sazia di lui. Ma soprattutto realizzai che non avevo mai smesso di amarlo. Non avevo mai smesso di amare lui. Non avrei mai amato nessun’altro come amavo lui. Perché lui era il primo e lo sarebbe stato per sempre, mentre rotolavamo e lui spingeva in me gli presi il viso tra le mani e dissi “Non ho mai smesso di amare te, Non ho mai tolto un pensiero a te, Non ho mai smesso.” Sapevo che sarebbe finita, che appena usciti da questa stanza saremo tornati a vivere la nostra vita, come se niente fosse accaduto, ma non volevo pensarci, perché questa notte ci apparteneva. Ritornai con la mente a quelle sere in cui facevamo l’amore. Si appoggiò a me e, quando chiusi gli occhi, capii che tutto quello che desideravo era tenerlo tra le mie braccia. Per sempre. Non volevo pensare che tutto tra poco sarebbe finito. Facevo l’amore con lui. Dopo tanto tempo. E mi sentivo viva. Un fuoco. Un’ardore che mi scoppiava dentro. Ero felice. Felice come non lo ero mai stata in vita Mia.
Ma se non è amore dimmi cos’è che mi fa svegliare la notte e intrecciare i sentimenti rendere instabili gli occhi e i tremori sotto pelle, facendoli attorcigliare saltellare ballare su un sentimento solo, sulla nostra frequenza cardiaca, sulla nostra radio emozionale che ha le pile a non-risparmio energetico, inconsumabili, inossidabili, instancabili malgrado le tempeste improbabili e i fulmini gialli e le comete, come te, che brillano senza riserve per far luce al cielo blu notte. E le tue equazioni irrazionali che pervadono i miei occhi e che ormai risolvo a mente chiusa. L’infinito prolungarsi dell’indissolubile, assomiglia a l’amore che ho di te, ma solo in parte, perché è molto più immenso, molto più denso.
Io e te… l’immenso inesplorato.