Nicola Dell’Aquila – Stati d’Animo
Nel silenzio della notte, osservando la volta celeste, a volte mi chiedo quando può essere infinito un amore, e quanto siamo piccoli noi.
Nel silenzio della notte, osservando la volta celeste, a volte mi chiedo quando può essere infinito un amore, e quanto siamo piccoli noi.
L’odio deve rendere produttivi, altrimenti è più intelligente amare.
La semplicità vive in quelle cose che osservi di sfuggita, ma che spesso non noti e non ti fermi mai un po’, solo quel po’ che basta per darle la giusta importanza. Ti rendi conto di loro quando non le hai più, allora le cerchi e ti rendi conto che non solo ti mancano quelle ma sembra ti manchi tutto.
Sono così: se vuoi l’elenco delle persone conosciute che non stimo, ti chiedo qualche anno di pazienza e ti presenterò un’enciclopedia. Se invece vuoi i nomi di coloro che apprezzo, giusto dieci secondi: il tempo di scriverli su un pezzettino di carta.
Nonostante i miei tentativi di evadere, riconosco e mi rivedo sempre nel mio mondo, sono per sempre dannata a restare intrappolata in questo mio mondo, fatto di falso perbenismo, e vanità illusorie; dove tutto sembra dovuto. Non so perché tra me e il mondo esterno, quello vero, quello vivo, dove la gente lotta per conquistarsi non solo il pane, ma anche un semplice spazio in questa nostra società, le cose non funzionano mai, in nessun modo, è un tormento continuo; persone con cui avrei potuto interagire, cercare di avere un rapporto diverso, e con le quali, invece, per qualche ragione non va mai bene, sarà a causa delle circostanze, o forse perché cambiamo noi, giorno, per giorno, oppure perché, intraprendiamo delle strade diverse, che ci portano inesorabilmente a separarci gli uni dagli altri.
Come mi diverto a sentire certe persone parlare di valori, rispetto, correttezza e vedere poi che tutto hanno inculcato nel cervello tutto tranne quelle cose.
Chissà se esiste un treno che ti porti ovunque senza che tu chieda la destinazione!