Nicola Dell’Aquila – Tempi Moderni
Una volta si scrivevano lettere, non sms, quelle arrivavano dritte al cuore.
Una volta si scrivevano lettere, non sms, quelle arrivavano dritte al cuore.
Tutti noi abbiamo un fuoco dentro che mai si spegne, mai abbattersi per un problema, con la forza d’animo si ravviva.
Per raggiungere la parità con gli uomini dobbiamo forse solamente limitarci all’atto fisico? Ok, così faremo, poi non chiamateci “troie”, perché nessuno ha sentenziato voi quando usavate le donne come diversivi. Oggi le carte da giocare stanno cambiando.
Non è l’amore o la passione che finisce, è il dialogo e la complicità tra due persone che causa il silenzio fatto di nulla.
Le persone cambiano atteggiamento e si comportano in modo differente nel tempo di un lampo. Si chiede e si parla di me in mia assenza.Certo, siamo nell’era del “copia-incolla”, “mi piace”, “tag” e “condividi”, e come in un clic, è più comodo chiedere ad altri ed essere male informati, piuttosto che voler conoscere e capire; poiché la costruzione di un qualsiasi rapporto umano richiede troppo impegno e cura.
Il principio economico spesso è la fine della lealtà.
Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci tutti in giro con Facebook, Whatsapp e stronzate varie. Smettiamola di pensare che un “mi piace” sia più importante di un “ti voglio bene”, che un messaggio “chilometrico” sia più emozionante di una lettera scritta a mano, con indirizzo, città e francobollo. Abbiate le palle di andare di andare dalla persona che vi piace, dall’amico con cui avete discusso, dal genitore deluso, e parlate. Cazzo, parlate. La bocca, gli occhi, le mani non servono per digitare o guardare uno schermo, servono per baciare, guardare, toccare. Basta volerlo. E smettiamola di prendere sempre la strada più semplice con un messaggio, un cuore in bacheca e cavolate varie. Smettiamola. Apriamo gli occhi e allontaniamoci dalla monotonia e dalla banalità. Guardiamole le persone. Negli occhi.