Nicola Dell’Aquila – Vita
Anche negli inverni rigidi la vita cerca il suo spazio, facendo sbocciare un fiore.
Anche negli inverni rigidi la vita cerca il suo spazio, facendo sbocciare un fiore.
Il rosso è il colore dell’amore. Il colore delle grandi passioni. Del fuoco, ma anche del dolore.
La vita non è abbastanza.Allora cosa voglio?Voglio una decisione per l’eternità, qualcosa da scegliere e da cui non mi allontanerò mai, in nessuna oscura esistenza o qualunque altra cosa accada. E qual è questa decisione?Una qualche tipo di febbre della comprensione, un’illuminazione, un amore che andrà oltre, trascenderà questa vita verso nuove esistenze, una visione seria, finale e immutabile dell’universo. Questo è ciò che intendo quando dico che “voglio degli Occhi”.Perché dovrei volere tutto questo? Perché qui sulla terra non c’è abbastanza da desiderare, o meglio, qui non esista una singola cosa che io voglia.Perché non voglio una vita terrena? Perché non mi basta?Perché non mi illumina l’anima, non mi riempie il cervello di eccitazione e non mi fa piangere di felicità.Perché vuoi provare queste cose?Perché la ragione e le questioni di fatto, la scienza e la verità non me le fanno provare e non mi conducono verso l’eternità, anzi, mi soffocano come l’aria viziata, stantia.
Gli uomini peggiori sono quelli che non sanno di esserlo, perché continuano a ripetere ciò che impongono gli altri.
Quante volte leggiamo dei messaggi interpretandoli in maniera errata. Senza percepirne i toni, senza capirne i sensi. Questo accade quando teniamo a una persona, incorrendo inconsapevolmente, in sbagli madornali. E capita in certe circostanze che il bene gioca improvvise beffe.
Per imparare a leggere la vita è necessario che l’anima si metta in ginocchio davanti a essa. Se l’ego grida e fa rumore confonderà la realtà, convincendosi di conoscere la verità e di essere nella giusta ragione solamente se segue e si schiera dalla parte di quella parte del mondo che passa, che tutto toglie e niente dona.
I cambiamenti non avvengono mai senza inconvenienti, perfino dal peggio al meglio.