Nicola Giudice – Sogno
Inoltra il tuo canto, scrivilo, immaginalo e rappresentalo.
Inoltra il tuo canto, scrivilo, immaginalo e rappresentalo.
Col tempo ho plasmato i miei sogni e con essi anche me stesso.
Stesi per terra, inghiottiti da un vortice, stesi per terra, aspettando di sprofondare, stesi per terra, in mezzo a tutta questa “merda”, cercando una spiegazione, cercando un perché, sentirsi come alice nel paese delle meraviglie, in contrasto tra sogno e incubo, è profonda, la realtà del bianconiglio. Ci rialziamo in piedi, siamo sognatori ad occhi aperti, ci camminiamo dentro ai sogni, sogniamo da svegli. Torniamo stesi per terra, è bella la vita, dentro un sogno!
I sogni come le stelle illuminano la nostra vita.
Alzati. Ogni giorno può diventare il sogno da cui non risvegliarsi più.
Alla fine i sogni sono una fregatura: se li fai belli ti svegli deluso perché non sono veri, se li fai brutti ti ritrovi addosso un’inquietudine che ti segue tutto il giorno.
I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti.