Nicola Manna – Figli e bambini
Si diventa adulti quando si riesce a ritornare bambini.
Si diventa adulti quando si riesce a ritornare bambini.
Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.
L’amore di una mamma per il proprio figlio, di qualsiasi natura sia, è unico e magico.
L’amore e la felicità sono due facce della stessa medaglia: la vita.
Temo che dovrai abituarti a simili cose. Nel mondo in cui ti accingi ad entrare, e malgrado i discorsi sui tempi che mutano, una donna che aspetta un figlio senza essere sposata è vista il più delle volte come una irresponsabile. Nel migliore dei casi, come una stravagante, una provocatrice. O un’eroina. Mai una mamma uguale alle altre.
“Che palle, sta storia.” Sta storia è la sua storia, la nostra storia, ma lui non vuole sentirla. Da piccolo era più curioso, più coraggioso, faceva qualche domanda in più. Guardava quel padre ragazzo, quella fotografia di Diego sul frigorifero, tenuta da una calamita, ingiallita dai vapori della cucina. Mi stringeva, mi restava addosso. Crescendo non ha più chiesto nulla. Il suo universo s’è ristretto ai suoi bisogni, ai suoi piccoli egoismi. Non ha voglia di complicarsi la vita, i pensieri. Per lui suo padre è Giuliano, è lui che lo ha accompagnato a scuola, che lo ha portato dal pediatra. È lui che gli ha dato quello schiaffo al mare, la volta che si è tuffato con poca acqua sotto.
Non tutto quello che piace è bello; non tutto quello che è bello piace.