Nicola Schiavone – Religione
Non riesco a immaginare Dio come essere semmai come essenza.
Non riesco a immaginare Dio come essere semmai come essenza.
Lucifero salvami dal paradiso se questo è pieno di preti.
Sai signore mio, spesso vengo qui perché nel silenzio posso dirti quante volte io abbia bisogno di te. Sai signore, quante volte ti cerco e non so se tu mi senta. Il signore mi ha risposto: tu sai dove sono io quando tu hai bisogno, non molto lontano da te. Basta che ascolti il tuo cuore.
Appena desto volgi a Dio il pensiero e il nuovo giorno ti sarà leggero.
Il livello d’intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell’altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c’è da aspettarsi altro. In fin dei conti è uh prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia in ciò che essa stessa predica non può consentire alla coesistenza delle altre fedi.
Tutte le chiese, tutte le comunità religiose mancano del contrassegno più importante della Verità. Essendo fondate su una fede rivelata ed essendo perciò legate ad una serie di specifici eventi storici, sono prive di validità universale. È sostanzialmente inutile ricercare tra le varie tradizioni religiose quale sia la religione vera: quel che importa è agire bene. Compiere il Bene, la Virtù, per amore del Bene stesso relativizza non tanto la verità bensì l’esistenza delle singole comunità religiose, le quali si presentano ormai più come un ostacolo che come una via al conseguimento dell’unica religione morale, la sola davvero uguale per tutti.
La preghiera è fede, è sicurezza, è abbandono, è amore.