Occhi, sorrisi e facce strane. Gomiti sul tavolo e testa tra le mani per non far vedere quel che pensi, non male come giustificazione. Penso che più della mente, più del corpo, più degli stati d’animo più o meno manifestati, contino le sensazioni. Le sensazioni vere, forti, quelle spontanee ed avvolgenti, quelle che nascono solo da certi occhi, da certi sorrisi, da certe facce strane.
Io, gentile e buono con tutti, aggressivo e cattivo con pochi, fingermi stupido quando voglio e con chi voglio, delizioso per natura e demone con chi merita.
Non provocare mai una come me. Se c’è una cosa che non tollero sono le cattiverie gratuite, e quando le subisco esce fuori la parte peggiore di me. Non lascio mai nulla in sospeso con me chi sbaglia paga. Ho finito la pazienza!
La gente non cambia. No, no. Si rivela per ciò che realmente è. Nel modo peggiore.
I miei tanti difetti potrebbero passare addirittura per pregi se messi a confronto con quelli di molta altra gente.
Plasmare un carattere difficile è come voler scolpire la roccia con le mani nude.
Dignità è una parola troppo usata senza che si conosca davvero il significato.