Nikos Kazantzakis – Frasi sulla Natura
La quercia chiese al mandorlo: parlami di Dio. E il mandorlo fiorì.
La quercia chiese al mandorlo: parlami di Dio. E il mandorlo fiorì.
Ti regalo una goccia, domani diventerà il mare.
Fatti trasportare dal vento in un luogo dove non esistono rumori, dove il volo degli uccelli fa da cornice allo spettacolo della natura, dove il sole con il suo splendore nutre i frutti della terra, dove le tempeste intimidite fuggono altrove, dove l’arcobaleno colora il suo cielo per sempre.
1 aprile, giornata di primavera inoltrata oggi, dai su riponiamo i cappotti negli armadi, tiriamo fuori camicie, magliette e foulard. Apriamo le finestre al profumo dei fiori, fuori ci sono più di venti gradi celsius. Dunque, che fare? Ti prende la voglia di uscire vestendoti di fiori e di azzurro, e camminare fino a stancarsi ad ammirare la natura che sboccia, perché non a caso aprile si chiama così perché apre tutti i fiori e noi apriamo le nostre finestre e i nostri cuori, alla natura che risorge e a nostro signore perché fra pochi giorni è Pasqua e resurrezione.
Anche fra i sassi può nascere un fiore, ha solo bisogno di più tempo, di più forza, di più amore.
Chi non crede nei miracoli non ha mai ammirato l’alba.
La primavera è l’adolescenza del cuore ancora acerbo della natura, ma è nella febbrile attesa di crescere che essa esprime i colori più intensi della sua giovane anima.