Nino Candela – Acqua
E vero un fiume può anche non profumare, ma sai quanta vita ha dentro.
E vero un fiume può anche non profumare, ma sai quanta vita ha dentro.
Siamo tante gocce d’acqua, che insieme dissetano il mondo.
Credevo che piovesse, ma non che diluviasse… a tal punto da chiamare Noè!
È uno strano destino, il serpente si avvelena con il mio spirito.
Se tuo figlio non ti dice più niente, e perché si e reso conto che sei diventato sordo.
Quando la baci una persona che ami, non assaporare solo le labbra, ma cattura anche l’emozione del suo cuore.
Voi amate il mare, capitano? – Si! L’amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre; il suo respiro è puro e sano; è l’immenso deserto in cui l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un’esistenza straordinaria e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l’infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, signor professore, la natura vi si manifesta con i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale. Quest’ultimo vi è largamente rappresentato da quattro gruppi di zoofiti, da tre classi di articolati, da cinque classi di molluschi, da tre di vertebrati, dai mammiferi, dai rettili e dalle innumerevoli legioni di pesci, che contano oltre tredicimila specie, di cui un decimo soltanto appartiene all’acqua dolce. Il mare è il grande serbatoio della natura, è dal mare che il globo è, per così dire, incominciato, e chissà che non finisca in lui. Ivi è la calma suprema. Il mare non appartiene ai despoti. Alla sua superficie essi possono ancora esercitare diritti iniqui e battersi, divorarsi, recarvi tutti gli orrori della terra; ma trenta piedi sotto il suo livello, il loro potere cessa, la loro influenza si estingue, tutta la loro potenza svanisce! Ah! signore, vivete, vivete nel seno del mare! Qui soltanto è indipendenza, qui non riconosco padroni, qui sono libero!