Nino Candela – Religione
A cosa servirebbe avere una mente, se Dio non avesse dato la possibilità di riflettere.
A cosa servirebbe avere una mente, se Dio non avesse dato la possibilità di riflettere.
I religiosi non l’hanno mai visto e sentito Dio. Questo è vero. Quando fai capire ai religiosi, di qualunque religione, che loro non hanno mai sentito e visto nessun Dio, nessuna entità, in loro incomincia a riaffiorare tutta quella frustrazione repressa, quell’invidia.
Per spiegare la morte di Dio e del suo regno c’è la scienza, la matematica, ma anche, se si vuole, una poesia amara e lontana, la poesia del non ritorno: vuole a tutti costi, a costo della vita di tutti i mondi, vuole vestirsi dei morti il Figlio delle sfere celesti, la mensa è la sua perdizione, non la salvezza, è la malattia, non la cura, è il problema, non la soluzione. E tuttavia qui non può essere altrimenti, la realtà ha sempre avuto denti. Splendenti di grazie ed eternità rapite e assassinate, cadono gli angeli come meteore infuocate divorandosi a vicenda; improvvisamente bruciato l’universo fino all’ultima candela.
Delle chiese mi piace il silenzio disturbato solo dal rumore delle sedie spostate che mi ricorda un temporale in lontananza.
Il dubbio distrugge e la fede crea. Non disperarti quindi, perchè non è mai tardi per seminare la speranza. Nelle ore grigie guarda ben profondo dentro di te: troverai sempre il richiamo dell’azzurro.
Vi sono comitive di uomini e donne che si sono dedicati a Dio, ma benché si chiamino fratelli e sorelle, non si rivolgono quasi la parola.
Dio lava via dai loro occhi la paura della guerra con l’acqua della tua pace.