Nino Salvaneschi – Medicina e salute
Senza amore, non si vive, senza dolore, non si ama.
Senza amore, non si vive, senza dolore, non si ama.
Quando la gente augura cent’anni di vita a un novantenne, forse non sa che automaticamente, ne toglie dieci a chi si prende cura di lui.
Il vaccino antinfluenzale è puro spaccio di droga, né più né meno; la dipendenza subentra nello stesso momento in cui gli anticorpi si rimettono a dormire; viziare questi anticorpi affinché ammalino le persone, questo è lo scopo. Il fine… non penserete davvero che la mia multinazionale sia nata per far contento chi sta fuori vero? Essa mira a far contenti solo i miei azionisti e l’unica cosa che rende felici i miei azionisti è altro danaro.
I medici sono fortunati: i loro successi brillano al sole e… la terra copre gli errori.
Le frontiere che oggi la medicina è riuscita ad abbattere sono frutto dell’annientamento di pregiudizi che, in passato, inficiavano la sfera culturale dell’uomo!
Con tutto quello che si sente per questa malasanità, io preferirei un’altra Chiesa piuttosto che un altro ospedale, parcheggerei tutti i malati prima a pregare per una pronta guarigione. Quelli che ce la faranno grideranno al miracolo, perché la preghiera è taumaturgica, gli altri già sono in chiesa… almeno sono stati ad un passo dal Paradiso, nell’anticamera della casa del Signore.
Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere.