Orazio Andrea Santagati – Comportamento
Chi è capace di ascoltarvi, e trovare il maggior numero di risposte che state cercando, senza però darvi solo quelle che desiderate, non potete sbagliare: è una persona che vi vuole veramente bene.
Chi è capace di ascoltarvi, e trovare il maggior numero di risposte che state cercando, senza però darvi solo quelle che desiderate, non potete sbagliare: è una persona che vi vuole veramente bene.
Essere onesti significa camminare lungo un sentiero di generosità e giustizia verso i nostri simili.
Sono sempre pronto ad imparare; non sempre a lasciare che mi insegnino.
Si pensa sempre che nella vita ci si un bivio da scegliere, io penso che…
Credo in chi, pur avendo in passato commesso degli errori, non li nasconde. Le false…
E, tanto per cominciare, chi non sa che la prima età dell’uomo è per tutti di gran lunga la più lieta e gradevole?Ma che cosa hanno i bambini per indurci a baciarli, ad abbracciarli, a vezzeggiarli tanto che, persino il nemico presta loro soccorso?Che cosa, se non la grazia che viene dalla mancanza di senno, quella grazia che la provvida natura s’industria d’infondere nei neonati perché con una sorta di piacevole compenso possano addolcire le fatiche di chi li alleva e conciliarsi la simpatia di chi deve proteggerli?E l’adolescenza che segue l’infanzia, quanto piace a tutti, quale sincero trasporto suscita, quali amorevoli cure riceve, con quanta bontà tutti le tendono una mano!Ma dove, di grazia, questa benevolenza per la gioventù? Di dove, se non da me? È per merito mio che i giovani sono così privi di senno; è per questo che sono sempre di buon umore. Mentirei, tuttavia, se non ammettessi che appena sono un po’ cresciuti, e con l’esperienza e l’educazione cominciano ad acquisire una certa maturità, subito sfiorisce la loro bellezza, s’illanguidisce la loro alacrità, s’inaridisce la loro attrattiva, vien meno il loro vigore. Quanto più si allontanano da me, tanto meno vivono, finché non sopraggiunge la gravosa vecchiaia, la molesta vecchiaia, odiosa non solo agli altri, ma anche a se stessa. Nessuno dei mortali riuscirebbe a sopportarla se, ancora una volta, impietosita da tanto soffrire non venissi in aiuto io […]. Se poi qualcuno vuol sapere come opero questa trasformazione, neppure su questo farò misteri.Conduco i vecchi alla fonte della mia ninfa […]. Lì, bevute a grandi sorsi le acque dell’oblio, un poco alla volta, dissipati gli affanni, torneranno bambini.
Ci sono conti che non tornano, parole che non sfuggono, silenzi che pesano, ma c’è quel sussurro di un’anima che, nel fragore di mille cori stonati, arriva a confermarti io ci sono.