Orazio Santagati – Libri
Un libro nasce anche per ricordare che niente potrà mai uccidere l’immaginazione.
Un libro nasce anche per ricordare che niente potrà mai uccidere l’immaginazione.
Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.
All’orizzonte vide la luna piena. Dio l’aveva lasciata cadere lì, ne era certo, per ricordarci quanto fosse minuscolo il posto che occupavamo su questa Terra. Per ricordarci che le cose belle sono fuggevoli.
Scrivere è uno scambio di parole per presentarsi e conoscersi oltre l’apparenza.
La letteratura dovrebbe servire per migliorare il mondo e non solo per vendere merce, carta, illusioni, banalità, parole vuote.
Consiglierei, per evitare spiacevoli delusioni, di non fare mai di fretta due sole cose: l’amore, e un libro.
Nel corredo della normalità d’ordinanza è dato, irrinunciabile, il fatto che siamo cattolici – credenti e cattolici. In realtà quella è l’anomalia, la pazzia con cui ribaltiamo il teorema della nostra semplicità, ma a noi pare tutto molto ordinario, regolamentare. Si crede, e non sembra esserci un’altra possibilità. Ciò nondimeno, si crede con ferocia, e fame, non di una fede tranquilla, ma di una passione incontrollata, come un bisogno fisico, un’urgenza. È il seme di una qualche follia – l’addensarsi evidente di un temporale all’orizzonte. Ma padri e madri non leggono la burrasca in arrivo, solo invece il falso messaggio di una mite acquiescenza alle rotte della famiglia: così ci lasciano andare al largo.