Oriana Fallaci – Frasi d’Amore
E l’amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.
E l’amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.
Una rosa senza spine, non è una rosa.
Realizzai quanto mi fosse mancato fare l’amore con lui, Realizzai che volevo vedere il suo viso di nuovo, volevo averlo, volevo mangiarlo, volevo essere sazia di lui. Ma soprattutto realizzai che non avevo mai smesso di amarlo. Non avevo mai smesso di amare lui. Non avrei mai amato nessun’altro come amavo lui. Perché lui era il primo e lo sarebbe stato per sempre, mentre rotolavamo e lui spingeva in me gli presi il viso tra le mani e dissi “Non ho mai smesso di amare te, Non ho mai tolto un pensiero a te, Non ho mai smesso.” Sapevo che sarebbe finita, che appena usciti da questa stanza saremo tornati a vivere la nostra vita, come se niente fosse accaduto, ma non volevo pensarci, perché questa notte ci apparteneva. Ritornai con la mente a quelle sere in cui facevamo l’amore. Si appoggiò a me e, quando chiusi gli occhi, capii che tutto quello che desideravo era tenerlo tra le mie braccia. Per sempre. Non volevo pensare che tutto tra poco sarebbe finito. Facevo l’amore con lui. Dopo tanto tempo. E mi sentivo viva. Un fuoco. Un’ardore che mi scoppiava dentro. Ero felice. Felice come non lo ero mai stata in vita Mia.
Gli ho dato il cuore e lui lo ha preso soltanto per stritolarlo a morte e scagliarmelo sulla faccia… Gli esseri umani sentono con il cuore, Ellen, e poiché lui il mio lo ha distrutto, non posso più provare alcun sentimento nei suoi riguardi; né vorrei provarlo, nemmeno se lo vedessi gemente a patire da questo momento fino al giorno in cui morirà, e anche se versasse lacrime di sangue per Catherine!
Prima si urla al mondo il nome di chi si ama, poi si bisbiglia un…
I tempi della mente non sono mai uguali ai tempi del cuore.
L’amore è un’esperienza spirituale che cammina al fianco dell’ardore che divampa.