Oriana Fallaci – Frasi Sagge
La nostra logica è piena di contraddizioni. Appena affermi qualcosa, ne vedi il contrario. E magari ti accorgi che il contrario è valido tanto quanto ciò che affermavi.
La nostra logica è piena di contraddizioni. Appena affermi qualcosa, ne vedi il contrario. E magari ti accorgi che il contrario è valido tanto quanto ciò che affermavi.
Davanti a forti emozioni, ad un amore che vivete da tempo o nuovo, cercate sempre di vivere quel momento come se solo quel attimo esistesse. Come se solo voi e l’altro, siate un unico pezzo, un insieme, una dolce danza infinita. Non farti domande per il futuro, non mischiare le persone del passato, vivi l’attimo. Solo quello è completamente reale, tutto il resto appartiene al passato o ai programmi futuri.
Attacca il tuo carro ad una stella.
Il vero furbo non è colui che pensa di esserlo, ma colui il quale, sapendo di esserlo, mette in condizioni l’altro di svelarsi qual’egli è. Il vero furbo, usa il fioretto intellettuale, un mix esperienziale culturale, insieme a quell’istinto innaturale, extrasensoriale, usa poteri di imprint visivo-mentale: ciò non è peculiarità del comune furbo, esso è innato, ancestrale peculiarità di chi ha occhi per guardare oltre, nel fondo dell’iride, in quell’unicum qual è il volto nella sua espressività, scannerizzando ogni sguardo e cogitari mutant.
Il saggio non soffre di più se messo alla tortura egli stesso, che quando il suo amico è messo alla tortura…
S’esaurisce una conversazione più parlando di quel che si conosce che di quel che si ignora.
Quando si vuol tenere il piede in troppe scarpe si finisce per andare via scalzi. Quando si vuole le persone ai propri piedi si finisce per strisciare poi ai loro. Mai abusare della fiducia, della comprensione e della buona fede di nessuno perché porta solo a farla incazzare e poi quando si resta soli ne si deve piangere ne si deve fare vittimismo, ma accettare e dire “mi sta bene”!
Davanti a forti emozioni, ad un amore che vivete da tempo o nuovo, cercate sempre di vivere quel momento come se solo quel attimo esistesse. Come se solo voi e l’altro, siate un unico pezzo, un insieme, una dolce danza infinita. Non farti domande per il futuro, non mischiare le persone del passato, vivi l’attimo. Solo quello è completamente reale, tutto il resto appartiene al passato o ai programmi futuri.
Attacca il tuo carro ad una stella.
Il vero furbo non è colui che pensa di esserlo, ma colui il quale, sapendo di esserlo, mette in condizioni l’altro di svelarsi qual’egli è. Il vero furbo, usa il fioretto intellettuale, un mix esperienziale culturale, insieme a quell’istinto innaturale, extrasensoriale, usa poteri di imprint visivo-mentale: ciò non è peculiarità del comune furbo, esso è innato, ancestrale peculiarità di chi ha occhi per guardare oltre, nel fondo dell’iride, in quell’unicum qual è il volto nella sua espressività, scannerizzando ogni sguardo e cogitari mutant.
Il saggio non soffre di più se messo alla tortura egli stesso, che quando il suo amico è messo alla tortura…
S’esaurisce una conversazione più parlando di quel che si conosce che di quel che si ignora.
Quando si vuol tenere il piede in troppe scarpe si finisce per andare via scalzi. Quando si vuole le persone ai propri piedi si finisce per strisciare poi ai loro. Mai abusare della fiducia, della comprensione e della buona fede di nessuno perché porta solo a farla incazzare e poi quando si resta soli ne si deve piangere ne si deve fare vittimismo, ma accettare e dire “mi sta bene”!
Davanti a forti emozioni, ad un amore che vivete da tempo o nuovo, cercate sempre di vivere quel momento come se solo quel attimo esistesse. Come se solo voi e l’altro, siate un unico pezzo, un insieme, una dolce danza infinita. Non farti domande per il futuro, non mischiare le persone del passato, vivi l’attimo. Solo quello è completamente reale, tutto il resto appartiene al passato o ai programmi futuri.
Attacca il tuo carro ad una stella.
Il vero furbo non è colui che pensa di esserlo, ma colui il quale, sapendo di esserlo, mette in condizioni l’altro di svelarsi qual’egli è. Il vero furbo, usa il fioretto intellettuale, un mix esperienziale culturale, insieme a quell’istinto innaturale, extrasensoriale, usa poteri di imprint visivo-mentale: ciò non è peculiarità del comune furbo, esso è innato, ancestrale peculiarità di chi ha occhi per guardare oltre, nel fondo dell’iride, in quell’unicum qual è il volto nella sua espressività, scannerizzando ogni sguardo e cogitari mutant.
Il saggio non soffre di più se messo alla tortura egli stesso, che quando il suo amico è messo alla tortura…
S’esaurisce una conversazione più parlando di quel che si conosce che di quel che si ignora.
Quando si vuol tenere il piede in troppe scarpe si finisce per andare via scalzi. Quando si vuole le persone ai propri piedi si finisce per strisciare poi ai loro. Mai abusare della fiducia, della comprensione e della buona fede di nessuno perché porta solo a farla incazzare e poi quando si resta soli ne si deve piangere ne si deve fare vittimismo, ma accettare e dire “mi sta bene”!