Oriana Fallaci – Libri
Niente è indegno se il fine è degno.
Niente è indegno se il fine è degno.
Insegnavo a Bolzano per cui dovevo viaggiare in continuazione, dovevo impegnare dei soldi che scarseggiavano prima di ricevere il “primo” stipendio. Dopo un mese di permanenza presso questi parenti, ricevendo finalmente la busta paga della cifra di 145 mila lire, comincio a fare progetti e sogni. Mi metto di nuovo alla ricerca minuziosa di una camera o un mini-appartamento e finalmente riesco a trovare una degna sistemazione presso una signora, di origini veronesi, a Laives; in questa misera ma confortevole stanza, comincio a sentirmi, come è giusto che sia, libera di sognare, respirare, vivere, mangiare quello che mi piace, quando e come voglio, senza centellinare ed aspettare che te lo mettessero quasi in mano (per il mio modo di essere)…
Quando scrivo mi sembra di pregare e ho paura che le mie parole non siano adeguate, vi capita mai?
Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.
Lo so, che la sua natura è cattiva, – disse Catherine: – è tuo figlio. Ma io son felice di averne una migliore, per perdonargli. Poi, io so che mi ama, e per questo lo amo. Tu non hai nessuno che ti ami; e per quanto infelici tu ci renda, avremo sempre una rivincita nel pensare che la tua crudeltà proviene dalla tua infelicità, ancor più grande della nostra. Tu sei infelice, non è vero? Solo, come il diavolo, e invidioso come lui! Nessuno ti ama, nessuno piangerà quando morrai! Non vorrei essere al tuo posto.
Una terra dove l’uomo incensa la donna per farla cadere stordita e poi la insulta quand’è caduta!
La scrittura genera immagini, e ogni immagine è un racconto; l’illustrazione non va soltanto illustrata, bensì anche interpretata.