Oscar Wilde – Destino
Sono sicuro che se vivessi in campagna per sei mesi diventerei un tipo così semplice, che nessuno si accorgerebbe più di me.
Sono sicuro che se vivessi in campagna per sei mesi diventerei un tipo così semplice, che nessuno si accorgerebbe più di me.
C’è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito.
È difficile voltare pagina, è complicato ricostruire ed è sfiancante accontentarsi. Gli equilibri sono effimeri. Basta un alito di vento, una leggera incertezza e si cade nelle gelide acque dell’ipocrisia.
L’unica cosa immutabile della natura umana, è la sua mutevolezza.
Si deve crescere per capire cosa sia un vero legame, ma credetemi se vi dico che se crescendo conservassimo un po’ di purezza e di umiltà alcuni legami durerebbero di più. Ci sono legami importanti che hanno bisogno di comprensione e di volontà. Hanno bisogno di chiarezza e di complicità. Richiedono perdono e ascolto. Troppo spesso crescendo si tende ad ascoltare sé stessi, perdendo a sua volta la capacità di perdonare.
Incroci di veti e tabù fanno si che si perdono le vere occasioni, il destino lo vogliamo e creiamo noi.
Che cosa so del destino dell’uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.