Oscar Wilde – Frasi Sagge
Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
Mescola bene gli ingredienti del tuo conoscere, e assaggerai una pietanza assai amara, che stimolerà i sensi a riconoscer il vero. Possa la minestra dei tuoi giorni del passato, averti lasciato in bocca l’amaro senso del disgusto, affinché i giorni del domani, possano renderti il dolce di cui eri stato privato. Ti sia nota la mia legge, disse un dì la vita all’uomo: “Il sorriso, altro non è che l’inverso del ghigno, e le lacrime, il fiume attraverso il quale scorre la gioia. Non attenda la luce chi non ha conosciuto il buio”.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Sapevi che ti saresti fatto del male, ma il bene di quell’istante ti appagava del seguito.
Se ti hanno fatto male reagisci! Se sei stato ferito incazzati! Se sei stanco di essere la ruota di scorta, il pensiero al bisogno, la dolce compagnia di conforto… Dillo! Se ti sei rotto i coglioni di essere “tutto” quando servi e “niente” nella costanza manda tutti a fanculo e goditi la vita. Goditi chi merita, goditi il bello e il vero non il finto e il temporaneo.
Gli uomini sono proprio senza cuore: conoscono il loro potere e lo usano.
Come gli occhi della nottola sono abbagliati dalla luce del sole che non riescono a vedere, ma vedono bene le cose poco illuminate, così si comporta l’intelletto umano di fronte ai primi principi, che sono tra tutte le cose, per natura, le più manifeste.
Mescola bene gli ingredienti del tuo conoscere, e assaggerai una pietanza assai amara, che stimolerà i sensi a riconoscer il vero. Possa la minestra dei tuoi giorni del passato, averti lasciato in bocca l’amaro senso del disgusto, affinché i giorni del domani, possano renderti il dolce di cui eri stato privato. Ti sia nota la mia legge, disse un dì la vita all’uomo: “Il sorriso, altro non è che l’inverso del ghigno, e le lacrime, il fiume attraverso il quale scorre la gioia. Non attenda la luce chi non ha conosciuto il buio”.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Sapevi che ti saresti fatto del male, ma il bene di quell’istante ti appagava del seguito.
Se ti hanno fatto male reagisci! Se sei stato ferito incazzati! Se sei stanco di essere la ruota di scorta, il pensiero al bisogno, la dolce compagnia di conforto… Dillo! Se ti sei rotto i coglioni di essere “tutto” quando servi e “niente” nella costanza manda tutti a fanculo e goditi la vita. Goditi chi merita, goditi il bello e il vero non il finto e il temporaneo.
Gli uomini sono proprio senza cuore: conoscono il loro potere e lo usano.
Come gli occhi della nottola sono abbagliati dalla luce del sole che non riescono a vedere, ma vedono bene le cose poco illuminate, così si comporta l’intelletto umano di fronte ai primi principi, che sono tra tutte le cose, per natura, le più manifeste.
Mescola bene gli ingredienti del tuo conoscere, e assaggerai una pietanza assai amara, che stimolerà i sensi a riconoscer il vero. Possa la minestra dei tuoi giorni del passato, averti lasciato in bocca l’amaro senso del disgusto, affinché i giorni del domani, possano renderti il dolce di cui eri stato privato. Ti sia nota la mia legge, disse un dì la vita all’uomo: “Il sorriso, altro non è che l’inverso del ghigno, e le lacrime, il fiume attraverso il quale scorre la gioia. Non attenda la luce chi non ha conosciuto il buio”.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Sapevi che ti saresti fatto del male, ma il bene di quell’istante ti appagava del seguito.
Se ti hanno fatto male reagisci! Se sei stato ferito incazzati! Se sei stanco di essere la ruota di scorta, il pensiero al bisogno, la dolce compagnia di conforto… Dillo! Se ti sei rotto i coglioni di essere “tutto” quando servi e “niente” nella costanza manda tutti a fanculo e goditi la vita. Goditi chi merita, goditi il bello e il vero non il finto e il temporaneo.
Gli uomini sono proprio senza cuore: conoscono il loro potere e lo usano.
Come gli occhi della nottola sono abbagliati dalla luce del sole che non riescono a vedere, ma vedono bene le cose poco illuminate, così si comporta l’intelletto umano di fronte ai primi principi, che sono tra tutte le cose, per natura, le più manifeste.