Oscar Wilde – Uomini & Donne
Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.
Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.
Egli cercò di diventare occhi per il cieco, orecchi per il sordo e grido sulle labbra di coloro la cui lingua era stata serrata. Il suo desiderio era di essere la tromba con cui potessero arrivare al cielo le moltitudini che mai avevano avuto voce.
Il potente raggiunta una meta ne persegue un’altra; è come il mare: più acqua gli arriva più ne stipa.
E mi guardo e penso alle donne che non amano, ma si costringono a fingere per mettersi negli occhi il desiderio aiutato dal trucco. Troppe ombre, tipiche di chi avanza ed inciampa spesso perché volta la testa all’indietro. Paura. Si corre più forte per fuggire, ma sembra di farlo a vuoto dentro una ruota che ti da la sensazione di proseguire, ma che in realtà, ti tiene sempre fermo al punto di partenza. Altro copione. Ciak, si gira!
Le persone che si piacciono non se lo devono dire, se lo devono urlare per tutte quelle volte che se lo sono sussurrate dentro.
Se mi dicessero lascia il tuo uomo e diventerai ricca risponderei io sono già ricca perché la mia ricchezza è lui, è lui che mi riempie l’anima, è lui a cui penso quando mi addormento, è lui a cui penso quando mi sveglio, è lui che mi è entrato nel sangue, è lui di cui mi sono perdutamente innamorata e non ci sarà mai ricchezza che mi farà rinunciare a lui.
Poi il signore Dio disse: “non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”. Allora il signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: “sarebbe questa la nuda proprietà?”.