Oscar Wilde – Uomini & Donne
Se una donna vuole tenere un uomo, deve semplicemente far affidamento su ciò che c’è di peggiore in lui.
Se una donna vuole tenere un uomo, deve semplicemente far affidamento su ciò che c’è di peggiore in lui.
Era facile nascondere al mondo quello che sentivano, il difficile era nasconderlo a loro stessi, mentivano spudoratamente…
Ma ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa, finché lui rinunciò e soltanto il sogno morto continuò a battersi mentre il pomeriggio svaniva, cercando di toccare ciò che era di più tangibile, sforzandosi, infelice e senza disperazione, di raggiungere la voce perduta di là dalla stanza.
L’ambizione è l’ultimo rifugio del fallito.
A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell’incontrarlo.
“L’ho vista piangere, e questa faccia cosa mi rappresenta? Sembri contento di tutto ciò!” No, significa solo che è come dicevo io. Non fraintendermi, le voglio bene e mi dispiace se piange, ma ora se qualcuno verrà da me a dirmi “te l’avevo detto”, potrò rispondere “invece non hai capito un cazzo”
Ci domandiamo che cosa daremo alla luce. Cosa uscirà dal travaglio? Un prematuro? Due prematuri? Tre aborti? Non importa. Bisogna continuare. Bisogna partorire se stessi. Abbiamo un appuntamento con uno sconosciuto lontano, il pittore che è in noi. A quarant’anni il bebè è nato. Per alcuni è una grande sorpresa, è un gigante. Per altri è gradevole, è vivo. Per altri ancora è drammatico, è un nato morto è un piccolo cadavere che si ritrovano tra le mani e che rende vani tutti gli anni di fatica.