Paola Melone – Anima
Amo le persone consumate, come quegli indumenti lisi dal tempo e usurati dalle intemperie della vita, perché ogni strappo, ogni squarcio, ogni lacerazione trasmette la loro storia.
Amo le persone consumate, come quegli indumenti lisi dal tempo e usurati dalle intemperie della vita, perché ogni strappo, ogni squarcio, ogni lacerazione trasmette la loro storia.
Se non possiamo essere fratelli di sangue… lo saremo d’anima.
Il mare delle sensazioni è come un’onda che lieve sulla battigia lascia il biancore della schiuma dei ricordi.
Immerso nel buio e nel silenzio sento la voce della mia anima è dolce, lieve, echeggia nel mio cuore. Ecco che nel momento in cui mi sentivo più solo, ho scoperto di non esserlo mai stato!
Ci sono legami particolari, densi di un significato che nemmeno chi vive in prima persona riuscirebbe a descrivere. Sono legami speciali, caratterizzati da un’intensità di emozioni, da uno stato di grazia che avvolge la mente rendendola talmente leggera, da permetterle di iniziare un meraviglioso viaggio intorno all’universo del cuore.
Ostento forza, ma la fragilità è la mia compagna. Cerco un contatto umano, ma è nella solitudine che mi ritrovo. Presto ascolto a tutti e con tutti, parlo di tutto, ma vivo tra sordi che non odono la mia di voce. Mi muovo a zig zag sotto la pioggia, nella speranza di non bagnarmi troppo, ottenendo solo come risultato l’essermi bagnato di più. E brucio, brucio di un fuoco inestinguibile, che mi consuma l’anima e la incenerisce, con quelle ceneri mi cospargo il capo, in attesa di un’indulgenza, di un atto compassionevole, o più semplicemente che la vita mi colga, come una svista, come un’anomalia o come una distrazione.
Il dubbio nutre l’intelligenza ma strazia l’anima.