Paola Melone – Stati d’Animo
Spesso il silenzio è più fragoroso ed assordante di qualsiasi clamore: sono le urla del silenzio.
Spesso il silenzio è più fragoroso ed assordante di qualsiasi clamore: sono le urla del silenzio.
Per alcuni l’infelicità deriva dalla nostalgia degli errori trascorsi, perché in fondo nell’errare vigeva quella libertà che fu strappata alla gioventù e imprigionata dalla medaglia della maturità.
Nella vita temiamo la morte, nell’amore temiamo un addio.
Ho imparato che il buio non arriva solo la notte. Che a volte senti bruciare le lacrime degli altri più delle tue. Che i ricordi possono saltare fuori come una foto antica che non sai come te la ritrovi tra le mani. Che spesso le parole non servono e non bastano a descrivere certi stati d’animo e che è bene stare accanto, cercando di non far rumore, anche se il tuo cuore si stringe e vorresti urlare. Che l’abbraccio a dispetto del suo nome non lo si da solo con le braccia e che puoi tenere stretta una persona solo con un tocco, quello necessario a “liberare” i suoi occhi lasciando che “tracimino”. Ho imparato che anche quando ti credi sola, non lo sei mai, c’è sempre qualcuno che ti ascolta.
Sono scesa da un treno che si è fermato alla stazione dell’attesa, e adesso aspetto che passi la coincidenza che mi porti altrove.
La monotonia è regolare il metronomo della propria esistenza su ritmi costanti ed immutabili… ma…
A volte non credo neanche a me stesso, per questo non credo a nessuno.