Paolo Di Paolo – Musica
È lì, in quello spazio roccioso disegnato dagli anni, che si annida un passato impossibile da condividere. Ed è quello lo spazio che i morti frequentano. O forse è fatto d’aria, come quello che abita la musica.
È lì, in quello spazio roccioso disegnato dagli anni, che si annida un passato impossibile da condividere. Ed è quello lo spazio che i morti frequentano. O forse è fatto d’aria, come quello che abita la musica.
Abbiamo illimitati modi di ascoltare la Musica, modi che spesso non sono voluti. Tutto dipende dal nostro stato. Dal cuore. Dalla malinconia. Dalla felicità. Ci troviamo nei nostri inverni, che si sviscerano su note di una dolce Musica e sulle sue ali dissipiamo ogni tentata incertezza.
Ho scritto Foglie di Beslan per non dimenticare. È stato come regalare un mazzo di fiori musicali, in ricordo di quegli sguardi innocenti, di quelle incredule vittime dell’odio e della violenza, che non hanno mai una giustificazione. La musica ha il grande pregio di saper dire senza parlare, arriva al cuore degli uomini senza intermediari, e Foglie di Beslan è la mia risposta senza parole, una risposta di speranza perché tutto ciò non accada mai più.
La musica è il vento che gonfia le vele di ogni più piccola emozione.
Ogni volta che ascolti musica, tieni conto che qualcuno sta parlando con te attraverso le note. Quello che ti sta dicendo lo capisci dalle emozioni che stai provando.
La musica è l’equalizzatore della vita di ognuno.
Vale la pena di vivere anche solo per mettere le cuffie alle orecchie e ascoltare una bella canzone.