Paolo Di Paolo – Musica
È lì, in quello spazio roccioso disegnato dagli anni, che si annida un passato impossibile da condividere. Ed è quello lo spazio che i morti frequentano. O forse è fatto d’aria, come quello che abita la musica.
È lì, in quello spazio roccioso disegnato dagli anni, che si annida un passato impossibile da condividere. Ed è quello lo spazio che i morti frequentano. O forse è fatto d’aria, come quello che abita la musica.
Alcuni semplicemente ti ascoltano, altri ti obbediscono!Movimenti, respiri, brividi, sensazioni, pulsioni, palpitazioni, eccitazioni che all’unisono, rivolgono ipnotizzati, il loro occhio alla musa di tutte le arti: musica!
Per sempre tu sarai il cantante e io sarò la canzone.
Ci sarà sempre una canzone che parlerà di te, e arriverà dove nessuno ha mai saputo arrivare.
Una canzone è davvero bella quando le sue note giungono dritte al cuore!
Non si può essere un pianista eminente, che alla condizione di suonar coi piedi suoni altrettanto bene che con le mani.
Come si fa a definire “musica” un genere interamente fatto con i sintetizzatori!? Troppo comodo che una macchina ti tenga il tempo perfetto. Affidarsi completamente ad una macchina significa non essere musicisti. Per fare musica oltre alla creatività è indispensabile l’improvvisazione, lavoro mentale, esercizio. Un pezzo suonato con uno stesso strumento da due musicisti diversi non è uguale, ognuno ha la sua unicità nel tocco e a suonare è l’anima della persona. Questa è l’imprevedibilità e la bellezza del vero suonare!