Paolo Di Paolo – Musica
È lì, in quello spazio roccioso disegnato dagli anni, che si annida un passato impossibile da condividere. Ed è quello lo spazio che i morti frequentano. O forse è fatto d’aria, come quello che abita la musica.
È lì, in quello spazio roccioso disegnato dagli anni, che si annida un passato impossibile da condividere. Ed è quello lo spazio che i morti frequentano. O forse è fatto d’aria, come quello che abita la musica.
Farsi bastare i luoghi: Perché è così difficile? Perché milioni di noi vengono feriti a vita da questa perpetua sete, da questa mancanza sottile e indefinita di altro spazio?
Le annuali playlist musicali personalizzate sono il mio diario di ricordi.
Ogni stecca ripetuta due volte è l’inizio di un arrangiamento.
Oggi gli uomini sui quaranta sono come la musica: fermi negli anni ottanta.
La musica è il volo di chi si perde tra le ali di un angelo o di un demone, la scelta sarà sempre l’anima a farla dalla propria immagine.
Il canto è rotonda una vocale, nello stomaco appoggiata, sulla quale i denti delle consonanti.