Paolo Elmo – Comportamento
L’invida rende l’uomo ridicolo, miserabile e, a Napoli, anche una lota.
L’invida rende l’uomo ridicolo, miserabile e, a Napoli, anche una lota.
Perché non dire le cose come stanno sempre!?Perché scappare o evitare!?… anche se un rifiutonon…
Il male non si può estirpare ma si può imbrigliare per cavarne tutto il bene possibile.
Aggiungi una buona azione ad ogni tuo giorno, a te porterà via solo un po’ di tempo, a colui che sarà destinata, che tu lo conosca oppure no, cambierà completamente la giornata e forse anche a te.
Di abbracci e vaffanculo bisognerebbe sempre averne qualcuno in tasca per le occasioni importanti.
Teologi e confessori insegnano il distinguo fra peccato ed errore: nel primo caso c’è dolo, ossia una coscienza deliberata e un’intenzionalità consapevole di “cadere in tentazione” compiendo un male ch’eppure la propria etica sa riconoscere, mentre nel secondo caso non c’è dolo bensì l’incappare in sbagli dovuti alla perlustrazione di territori morali nuovi, tanto vergini quanto ancora non sminati; è l’inevitabile rischio dell’avanguardia, della ricerca, della sperimentazione inedite. Ma nell’esistenzialismo si dà anche una terza alternativa: è indimostrabile che la realtà sia come la Settimana Enigmistica, che pubblica solo problemi già risolti in partenza. La vita vera potrebbe non ammettere alcuna risposta significativa e decisiva, il che ci condanna al fallimento a prescindere dal dolo o meno, dalla cattiva o buona volontà.
Mi si dice che parlo pocoma quando lo faccioè meglio che stia zitto.