Paolo Libert – Uomini & Donne
Nell’amicizia tra uomo e donna prima o poi uno dei due cede.
Nell’amicizia tra uomo e donna prima o poi uno dei due cede.
Chi segue il suo amore e si lamenta, è un cattivo amante.
La donna lo ha per vizio: dare all’uomo eterno supplizio.
Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell’amore. E allora la figura dell’amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l’altro e soprattutto con quell’altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos’è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo.
Mi avvicinerò a te e con i miei occhi pieni d’amore ti sussurrerò dolcemente: “ma vaffanculo se volevo le tue briciole nascevo formica, non donna coglione”.
Una donna paffutella è sempre la più bella, non servono tette rifatte e chiappe contratte, serve un cuore che funziona e un cervello che ragiona per essere sempre e comunque una bella persona.
Quando non ti vogliono, ti usano senza che nemmeno te ne accorgi e poi te lo fanno capire senza pietà dicendo semplicemente: Non sei la donna per me.