Paolo Mantegazza – Medicina e salute
Di cento malattie, cinquanta sono prodotte per colpa, quaranta per ignoranza.
Di cento malattie, cinquanta sono prodotte per colpa, quaranta per ignoranza.
Chi ai medici si dà, a sé si toglie.
I medici olandesi hanno eliminato i malati che lo chiedevano, i disabili che lo chiedevano e, da ultimi, i nuovi nati che non lo hanno mai chiesto. Se si apre a questa cultura non c’è più modo di fermarsi. Quando iniziarono a uccidere i pazienti depressi ma non fisicamente malati dissero che solo i coscienti con un desiderio “razionale” di morire ne avrebbero “beneficiato”. Poi, quando iniziarono a uccidere i disabili, come i malati di Alzheimer, cantarono sommessamente: solo i pazienti che lo avrebbero chiesto. Poi sono passati ai bambini. Anche senza il consenso dei genitori. È l’implacabile forza di gravità degli abissi.
In psicanalisi non ci facciamo mancar nulla. L’invenzione del secolo scorso è perfetta. Vorrei idealmente consegnare l’Oscar della medicina, ramo “effetti speciali” all’inventore della patologia battezzata “fobofobia”.
Il fumatore si rende conto di essere caduto nella trappola della nicotina solo quando ne è già imprigionato.
Il trucco non copre i difetti, li accentua.
L’epidemia globale di HIV/AIDS è una crisi senza precedenti che richiede risposte senza precedenti. In particolare ci richiama alla solidarietà – tra sani e malati, tra ricchi e poveri, ma soprattutto tra nazioni ricche e nazioni povere. Abbiamo già 30 milioni di orfani. Quanti ne servono ancora per svegliarci?