Paolo Pinto – Stati d’Animo
Come un treno in corsa, niente mi può fermare, mi sono fatto le ossa, è tempo di caricare.
Come un treno in corsa, niente mi può fermare, mi sono fatto le ossa, è tempo di caricare.
In quanto a bellezza, non ho degli ideali precisi; cerco semplicemente delle cose che mi piacciano, e le idee mi vengono guardando, ascoltando, toccando.
Esser coerenti non sempre vuol dir riuscire a sfuggire all’incoerenza, il più delle volte si riesce appena a riconoscerla.
Mi guardo allo specchio, penso di esser strana, poi mi guardo intorno e mi rendo conto che semplicemente io sono l’unica che forse ha un po’ di normalità.
Scusa, scusa, scusa; possibile passare la vita a scusarsi? Di cosa poi? Sono quello che sono, non si può certo chiedere ad un gatto di abbaiare o al ghiaccio di scaldare.
I pensieri della notte diventano quasi un mutamento genetico, uno ne inghiotte un altro e quello di prima divora il precedente. Si forma così una lunga coda di reminiscenze e facce, più o meno piacevoli, da ricordare prima che l’incoscienza prenda il sopravvento.
Com’è possibile amare una persona più della nostra stessa vita? A questa domanda non so rispondere però lo sto vivendo!