Pasqualino Clemente – Religione
Io definisco l’ateo come a una persona che entra in una casa, trova una tavola imbandita di cibi succulenti, approfittando ne mangia a sazietà, e poi dice a e stesso: Chi ha preparato questi cibi non esiste.
Io definisco l’ateo come a una persona che entra in una casa, trova una tavola imbandita di cibi succulenti, approfittando ne mangia a sazietà, e poi dice a e stesso: Chi ha preparato questi cibi non esiste.
Chiederei gentilmente ai lettori credenti di non offendersi quando i miei giovani protagonisti fanno critiche concernenti la religione, ma di rifletterci. Il mio intento non è assolutamente quello di influenzarvi, oh no! Lungi da me! Nonostante molti cristiani cerchino in tutti i modi di convertire gli atei, persino conl’imposizione, io voglio soltanto smontare alcuni luoghi comunisugli atei che, troppo spesso ancora oggi, sono accusati d’insensibilità, d’ignoranza, quando in realtà, molto spesso, sono delle persone profonde, riflessive e colte.
La fede è un’alleata preziosa nel cammino verso la verità.
Persuadiamoci di questa verità: l’amor proprio non muore prima di noi.
Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza. La ricerca porta alla verità. Un’ingiustizia non va commessa mai neppure quando la si riceve. Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate da Dio. Ma ormai è giunta l’ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che a Dio.
C’è sempre una volta nella vita in cui ti senti sola. C’è sempre una volta nella vita in cui ti sbagli.
Prerogativa femminile è creare la vita. Dove sarebbe l’errore nel credere che “Donna” sia chi l’universo ha creato?