Pasqualino Clemente – Religione
Quando si perde il timore di Dio, di conseguenza si perde anche la riverenza che gli è dovuta.
Quando si perde il timore di Dio, di conseguenza si perde anche la riverenza che gli è dovuta.
E quando nessuno vorrà più sentire la tua voce, ti accorgerai che l’unico che sta ancora lì ad ascoltare è Dio e sarà lui al momento opportuno che agirà per te.
Solo i bambini parlano con Dio, i bambini e i vecchi. All’inizio del viaggio acquisisci un’ingenuità sottile che ritroverai solo alla fine. Questa sensibilità permette di percepire la voce suadente dell’infinito. Nel mezzo della vita, invece, c’è solo un deserto di silenzi, un pianoro arido di domande urlate al vento che resteranno prive di risposte.
Dio, per mostrare la sua inesistenza, ha bisogno di chiese.
Questa volta la maledizione di Dio, oltre che colpire e squartare l’odiata onestà per farne cibo, è rimbalzata come in uno specchio e tornata a lui. Maledizione potente e spaventosa, ma nella furia del momento, di fronte alle parole, e sbavando per l’acquolina, si è dimenticato che siamo tutti sulla stessa barca.
Non so se a Natale nacque il figlio di Dio, quello che so è che nacque un bambino e mi basta per festeggiare perché ogni bimbo che nasce è la speranza del mondo che rifiorisce.
Dio non è neutrale. Dio partecipa alla guerra militando dalla parte del giusto.