Patrizia Cristiani – Stati d’Animo
Ho dormito con tutti i miei perché in un letto di domande, e mi sono svegliata con un alba che non mi ha dato nessuna risposta.
Ho dormito con tutti i miei perché in un letto di domande, e mi sono svegliata con un alba che non mi ha dato nessuna risposta.
Piena di me, rigogliosa fiorisco, per amore di questa vita, che un senso mi da.
Mentre il brivido dell’estate mi accarezza, un volo di gabbiano segna l’entusiasmo del mare come fosse cielo. Timida, la sabbia mi accompagna verso un tuffo mentre affondo nel desiderio del domani come fosse oggi.
Non voglio più i complimenti freddi letti sopra ad un pc. Non mi basta una buonanotte in un sms. Non è abbastanza un buongiorno sul cellulare. Voglio sorrisi e sguardi. Voglio un abbraccio prima di dormire e un bacio al mio risveglio accompagnato dal profumo di un buon caffè. Voglio correre mano nella mano verso una vita nuova e ridere, ridere a crepapelle fino a stare male! Lacrime di gioia a volontà e un pizzico di paura di perdere tutto questo. La paura se non è troppa non distrugge, ma aiuta a proteggere e a non trascurare la fortuna che ci è capitata tra le mani!
Certa gente mi scivola talmente in basso che per avanzare non potrà far altro che strisciare.
Pensieri stabili come prigioni dalle quali evadere, nelle quali l’ora d’aria ti toglie l’aria. Non v’è via di fuga da un’ossessione se non la sua sublimazione.
Il male della depravazione svigorisce la convulsione di una debole ribellione e mortifica ogni senso. Fine dolosa la rassegnazione, oltre il confine l’assenza. Pensare il malessere significa essere il male, o comprenderlo bene.